IL PALAZZO COMUNALE SI PRESENTA
Il portale è disponibile al link: https://salestoriche.unesco.modena.it/
Grazie alle tecnologie digitali, per le festività si potrà, restando a casa, andare alla scoperta dei tesori custoditi nella sede del Comune in piazza Grande. Un edificio, parte del sito Unesco patrimonio dell’umanità, che ne riunisce diversi e una torre che non c’è più
Affacciato su piazza Grande, il Palazzo Comunale di Modena fa parte con il Duomo e la Ghirlandina dell’area riconosciuta dall’Unesco dal 1997 Patrimonio mondiale dell’umanità. Per valorizzarlo e farlo conoscere meglio da cittadini e turisti, nel periodo delle feste natalizie e di fine d’anno era previsto l’avvio di percorsi multimediali, che avrebbero accompagnato le visite con immagini, video, schede da fruire su schermi interattivi collocati lungo gli itinerari. Il progetto Il Palazzo Comunale si presenta prevede, infatti, di installare postazioni touch-screen, e fornire un dispositivo mobile al visitatore che va alla scoperta dell’edificio, delle opere esposte, delle curiosità nascoste. Un progetto che la pandemia in corso configura come improbabile, ma che il Comune e il coordinamento del Sito Unesco stanno trasferendo in digitale, per consentire da remoto di percorrere virtualmente i percorsi di conoscenza e visita.
L’edificio in sé, che ne riunisce in realtà più d’uno, e i tesori d’arte che conserva in particolare nelle Sale storiche, sono ancora poco conosciuti dagli stessi modenesi, anche se grande successo stanno riscuotendo le visite guidate organizzate con regolarità negli ultimi anni. In esso convivono la funzione politica e amministrativa con le testimonianze culturali e artistiche più importanti per la storia del Comune. Grazie alle nuove tecnologie, in occasione delle festività, il Palazzo si aprirà virtualmente, con il materiale multimediale prodotto per la sua valorizzazione. Immagini, video, ricostruzioni 3D, testi di approfondimento, sono pubblicati online nella forma di una mappa interattiva esplorabile, per immaginare di camminare nelle sale. Sono molte le curiosità con cui confrontarsi. Pochi sanno, ad esempio, che Modena aveva un’altra Torre civica, detta Mozza, perché abbattuta, e se ne può vedere la parete superstite. Si può scoprire quale aspetto avesse il Palazzo nel Rinascimento, o che erano diversi gli edifici con funzioni pubbliche ad affacciarsi sulla piazza, e solo tra il Seicento e l’Ottocento ha avuto luogo il processo di aggregazione e di uniformazione del prospetto principale. E, ancora, che la nicchia della Torre dell’Orologio era troppo in vista per poter ospitare in epoca napoleonica un’opera a tema sacro come la Madonna di Piazza di Antonio Begarelli, che oggi si mostra al Museo Civico. Per non parlare dei dipinti della Sala degli Arazzi, che si fingono arazzi pur non essendolo, o della Secchia rapita, vile oggetto di contesa gelosamente custodito nel Camerino dei Confirmati. Ogni elemento trasuda senso di comunità: il camino della Sala del Fuoco, decorata da Nicolò dell’Abate, veniva utilizzato dai commercianti per potersi scaldare; il dipinto di Ludovico il Lana nella Sala del Vecchio Consiglio era uno stendardo processionale, con San Geminiano che chiede per la sua Modena protezione contro la peste. Forse nulla sostituisce il rapporto diretto con l’arte, ma abbiamo a disposizione nuovi linguaggi per continuare a costruire la memoria collettiva, a fare cultura, a condividere bellezza.
Come partecipare alle visite online
“Il Palazzo Comunale di Modena” si presenta è una visita virtuale realizzata da Intersezione srl per il Comune di Modena con fondi che il Mibact stanzia per il Patrimonio Mondiale (L77/06). Alla sua realizzazione hanno contribuito il Coordinamento del Sito Unesco di Modena presso i Musei civici, la Rete civica e il Servizio Turismo e Promozione della città del Comune.
Il portale è disponibile al link: https://salestoriche.unesco.modena.it/
Dalla pagina iniziale è possibile guardare un video introduttivo, leggere la storia del palazzo e intraprendere la visita alle Sale Storiche. Una mappa guiderà il visitatore lungo il percorso, consentendo di scegliere sia in pianta che dal menù le opere da approfondire, leggere i testi, sfogliare le gallery, guardare i video.