Percorsi
Percorso 1 - dalla fermata autobus 11 e 6 Corso duomo al Portale Maggiore del Duomo
Scesi dall'autobus alla fermata Corso Duomo (con indicatore Soundscape) attraversiamo su larghe pietre lisce il Corso. Stiamo andando in direzione est. Attraversato il Corso, alla nostra destra c'è il portico con bar e dehor. Davanti a noi c'è Calle dei Campionesi che costeggia il fianco sud del Duomo. Superata l'imboccatura del portico a destra, e una vetrina, fatti pochi passi si trova, non lontano dal muro, un leggio con uno dei cartelli illustrativi del sito: ne troveremo altri in seguito. A sinistra invece ci sono due dei diversi fittoni che delimitano il sagrato del Duomo e subito dopo l'angolo del Duomo stesso. Proseguendo dritto percorreremmo lo stretto Calle dei Campionesi, ma noi vogliamo entrare in chiesa da uno dei portali della facciata. Perciò pieghiamo ad angolo retto tra i fittoni e il muro esterno del Duomo: attenzione ad un altro leggio in prossimità del muro. È comunque consigliabile non tenersi troppo accostati ad esso perché ci sono sporgenze, gradini, sculture. Ora stiamo andando in direzione nord camminando sulle pietre lisce del sagrato. La facciata presenta tre porte: una principale al centro e due laterali. Fatti pochi passi, alla nostra destra si apre la porta laterale. Un gradino in salita e uno subito dopo in discesa ci fanno entrare in chiesa. Il Portale Maggiore (con indicatore Soundscape) si raggiunge proseguendo con gli stessi accorgimenti lungo la facciata, fino a trovare a destra un bel leone. A guardia del tempio ce ne sono ben otto, uno a destra e uno a sinistra di quattro delle sei porte: ne sono prive solo le due laterali della facciata. Belli da toccare tutti i leoni, sempre diversi, e gli stipiti di tutti i portali, fin dove arriva la nostra mano.
Percorso 2 – dal Portale destro in facciata alla Porta della Pescheria e all'ingresso dei Musei del Duomo e del loro Lapidario
Se stiamo uscendo dalla chiesa dal portale destro in facciata, pieghiamo a destra aggirando i leoni del Portale Maggiore, se abbiamo seguito il percorso 1 andiamo semplicemente dritto. A sinistra ci troviamo il sagrato della chiesa e oltre, corso Duomo. A destra le irregolarità della facciata del Duomo con la terza porta. Consigliamo di seguirla a rispettosa distanza per evitare gli ostacoli che presenta.
Stiamo andando in direzione nord. A un certo punto la pavimentazione diventa molto levigata: è una striscia di marmo con nuovi fittoni. Superati quelli, abbiamo raggiunto il limite della facciata e alla nostra destra si apre la stretta via Lanfranco. Percorriamola per una cinquantina di metri circa seguendo la parete alla nostra sinistra che è più regolare. Stiamo ora andando in direzione est.
A destra abbiamo il fianco nord del Duomo con le sporgenze che conosciamo. Al centro della via c'è la canaletta di scolo facilmente individuabile e che può essere agevolmente seguita. Il muro a sinistra si interrompe per via del cancello del cortile delle ex-canoniche, oggi dei Musei del Duomo. Noi andiamo avanti ancora un po’: muro, ingresso del civico 6 e subito dopo, la porta d'ingresso ai Musei, con la biglietteria con indicatore Soundscape. Quasi difronte, dall'altra parte della strada, si apre il portale della Pescheria, l'unico accesso al tempio senza gradini ma, come gli altri, sempre guardato dai due leoni.
Appendice - per raggiungere il Lapidario: entrati dall'ingresso dei Musei del Duomo, la biglietteria si trova difronte. Le persone con disabilità hanno diritto all'ingresso gratuito. Ottenuti i biglietti omaggio, voltiamo a sinistra per un breve corridoio alla fine del quale c'è una porta doppia che può essere spalancata del tutto in caso di necessità. La successiva piccola rampa scende nel cortile. Teniamo il muro alla nostra destra anche quando fa angolo, fino ad un nuovo ingresso aperto con un piccolo gradino, così piccolo da poter essere superato anche dalle carrozzine. Entriamo nella prima sala del lapidario. Al centro c'è l’Arca di San Gemignano, incassatura marmorea posta un tempo a protezione del sarcofago del Santo.
Percorso 3 - dalla Porta della Pescheria alla Torre Ghirlandina
Dopo aver seguito i percorsi 1 e 2 ci troviamo all'ingresso dei Musei del Duomo. Attraversiamo un po' in obliquo la stradina (via Lanfranco) e ci troviamo a tu per tu coi leoni della porta della Pescheria. Non entriamo in chiesa ma proseguiamo per la via sempre in direzione est. Dopo i leoni, sulla nostra destra c'è una ringhiera di metallo sulla quale possiamo far scorrere la mano. Non dobbiamo fare molti passi per raggiungere un lampione che si alza dalla ringhiera: ecco, esattamente dall'altra parte della strada c'è l'ingresso alla torre Ghirlandina con due gradini a salire, seguiti poi da altri nove. Sopra di noi passano due archi che la congiungono al tempio e dei quali dovremmo poter sentire la risonanza.
Percorso 4 - dalla Torre Ghirlandina a tre punti d'interesse: IAT, Palazzo Comunale, Pietra Ringadora
IAT sta per Informazioni e accoglienza turistica e può essere utile raggiungere questo ufficio per diverse necessità.
Se abbiamo seguito i percorsi precedenti, ci troviamo sotto gli archi che congiungono il Duomo (a destra) con la torre a sinistra. Tra noi e il Duomo c'è una ringhiera di ferro. Seguiamo la ringhiera per pochi passi, facendo attenzione ad evitare il fittone che si trova sul nostro cammino. Al termine della ringhiera c'è la colonna che sorregge l'arco di congiunzione e poi dobbiamo affidarci alla nostra capacità di andare dritto perché a destra si apre Piazza Grande e a sinistra largo Formiggini e piazza Torre. Non è un guado lungo: saranno 15 metri circa, e se non abbiamo perso la rotta ci troviamo all'imboccatura d'un portico che costeggia il lato nord di Piazza Grande. È il portico del Palazzo Comunale, che è fatto come una t in nero: una gamba e, al termine di quella, due braccia aperte. Entrando nel portico noi risaliamo la gamba. Attenzione ai due fittoni proprio all'imboccatura. Nel portico abbiamo negozi a sinistra, colonne e fittoni al limite del portico a destra. Attenzione al dehor dopo la metà del portico. Fatti circa 20 metri circa, difronte a noi c'è il muro: e da qui si aprono le due braccia della t: a sinistra una galleria e a destra il portico del Palazzo Comunale che costeggia il lato est di Piazza Grande.
Da qui possiamo raggiungere tre punti d'interesse: lo IAT, il Palazzo Comunale con le sue Sale storiche, la pietra Ringadora.
Per lo IAT prendiamo la galleria (in leggera discesa) ed accostiamoci al muro a destra. Superiamo un defibrillatore, un cestino, l'uscita dello IAT, dove a volte c'è un tavolino con le cartine di Modena (4 metri in tutto) e uno zerbino indica l'ingresso dell'ufficio (con indicatore Soundscape) che presenta un gradino e poi una rampa che porta dritta al banco a cui stanno gli addetti.
Le persone in carrozzina sono autorizzate ad utilizzare l'uscita dell'ufficio che si trova giusto prima dell'entrata e che ha la rampa ma non il gradino.
Per raggiungere le Sale Storiche del Palazzo Comunale, al termine del portico, girare a destra. Se invece stessimo uscendo dall’ufficio dello IAT, basta girare a sinistra e costeggiare il muro. Pochi metri dopo si incontra una vetrata e una rientranza segnala la porta a vetri dell’ingresso al Comune (con indicatore Soundscape) riservato ai dipendenti. La porta a vetri si apre: premendo il pulsante sulla destra (1,30 m) negli orari di apertura al pubblico del Municipio (lun – ven 8.00 – 14.00), negli altri orari suonando il campanello (1,40 m). Nella stanza oltre la porta a vetri, ad un apposito supporto sta appesa ad altezza d'uomo l'antica Campana della Comunità (1310) che possiamo fa risuonare con un leggero tocco.
Entrando nell'ascensore, la pulsantiera con braille e caratteri a rilievo è sulla sinistra. Premiamo 1. Giunti al primo piano per le Sale Storiche uscendo dall’ascensore a destra si trova il percorso con rampe, a sinistra e ancora a sinistra i gradini per la Sala della Torre Mozza. Chi non ha limitazioni motorie può anche proseguire il cammino sotto il portico oltrepassando le vetrate e la porta. Dopo qualche metro ancora si apre sempre sulla nostra sinistra lo Scalone (abbastanza ripido) che porta al primo piano del Palazzo. Al termine delle due rampe di gradini si raggiunge un ballatoio. Di fronte a noi ci si può affacciare al piccolo cortile interno del Palazzo, mentre girando a sinistra si salgono due gradini e si accede ai corridoi che portano alle Sale Storiche.
Per raggiungere la Pietra Ringadora, (con indicatore Soundscape) usciamo dal portico gamba della t all'altezza della penultima colonna e camminiamo sui sassi rotondi che costituiscono la gran parte della pavimentazione di Piazza Grande. Stiamo percorrendo in parallelo all'esterno il portico del Palazzo Comunale. Fatti pochi passi siamo arrivati, ma dobbiamo far attenzione al portabiciclette sulla sinistra e a certi piccoli fittoni che sporgono di qualche centimetro dai sassi a delimitare lo spazio riservato al masso parallelepipedo e levigato dal tempo della Pietra Ringadora.
Percorso 5 - dalla Torre Ghirlandina alla Porta Regia
Come all'inizio del percorso 4, ci troviamo sotto gli archi che congiungono il Duomo (a destra) con la torre a sinistra. Tra noi e il Duomo c'è una ringhiera di ferro. Seguiamo la ringhiera per pochi passi, facendo attenzione ad evitare il fittone che si trova sul nostro cammino. La ringhiera è interrotta dalla colonna che sorregge l'arco di congiunzione, ma poi riprende. Seguiamola nel suo aggirare la rotondità dell'abside del Duomo. Quindi a sinistra abbiamo piazza Grande pavimentata con sassi rotondi e lastricata a pietre lisce nel camminamento attorno alla chiesa. A destra possiamo anche tenere la mano sulla ringhiera. Anzi, seguendola, potremo apprezzare i tre lobi che formano l'abside: non dimentichiamo che il Duomo non si affaccia su Piazza Grande, ma gli volta, per così dire, le spalle. Questo è il lato nord della Piazza. Al termine della ringhiera e cioè fatto il periplo dell'abside, ci troviamo sul lato sud del Duomo. Camminiamo ora lungo la parete mentre sulla nostra sinistra continua la Piazza Grande. A ridosso del muro, corre un rialzo molto adatto a fare da sedile e usato come tale di quando in quando. Lungo questa parete, alla base, c'è un gradino che possiamo seguire col bastone. Seguiamo il gradino fino a trovarne l'angolo retto verso la piazza: attenzione, vi taglia la strada e potreste inciampare! È il primo di una scalinata di quattro che salgono alla Porta Regia, sorvegliata dai due leoni. Saliamo i gradini e troviamo il primo. Aggiriamolo e ci troviamo davanti alla Porta.
Percorso 6 - dal Palazzo Comunale ai bagni pubblici di piazza 20 settembre
Ci troviamo ora nel portico che costeggia il lato est di Piazza Grande. Sulla sinistra abbiamo l'ingresso al Palazzo Comunale, a destra la piazza e la Pietra Ringadora. Procediamo lungo il portico. Stiamo andando in direzione sud. Superiamo il Caffè Concerto con il suo vasto dehor, la pavimentazione del portico è un po' sconnessa, Attraversiamo via Castellaro, pedonale, attenzione sempre ai fittoni che delimitano la piazza e ci troviamo difronte il muro. Spostiamoci leggermente a destra e imbocchiamo la via che troviamo, via Albinelli, pedonale anch'essa. In pratica stiamo sempre andando nella stessa direzione di prima, ma il portico del Comune e via Albinelli non si trovano esattamente sullo stesso asse. La via ha i sassi rotondi al centro e marciapiedi di pietre lisce ai lati. Attenzione a possibili dehor. Teniamo il muro sulla nostra sinistra. Dopo 20 metri siamo in piazza 20 settembre.
Arrivati alla piazza, voltiamo subito a sinistra seguendo il muro e mantenendoci così sul marciapiede. Evitando un dehor all'angolo, procediamo per 10 metri: dobbiamo ora attraversare la piazzetta. C'è un marciapiede liscio alla nostra destra che lo fa, ma non è così facile individuarlo. Ci aiuta sapere che di qua e di là dal marciapiede liscio c'è la consueta pavimentazione a sassi rotondi. Così, individuato il passaggio, voltiamo a destra lasciando il muro alle nostre spalle e ci inoltriamo lungo il marciapiede liscio. Dopo pochi metri ci troviamo davanti ad una porta vetrata aperta negli orari utili: è l'ingresso del bagno pubblico con indicatore Soundscape. Sulla destra l'ascensore, a sinistra le scale che scendono. Prendiamo l'ascensore. La pulsantiera è sulla destra con caratteri a rilievo. Premere -1. Usciti dall'ascensore pieghiamo a destra. Ci troviamo difronte ad una doppia porta, un pomello è sull'anta di destra, spingendo o bussando si entra. A destra, appena entrati, c'è la postazione dell'addetta a cui sarà possibile chiedere dettagli sui bagni. Quello per disabili si trova comunque appena entrati sulla sinistra, difronte alla postazione dell'addetta. L'ingresso è gratuito per disabili ma è necessario presentare un documento che attesti la disabilità.
Percorso 7 - dalla fermata 11 - 6 di corso Duomo a quella 11 - 7 in via Emilia centro
La prima fermata è quella a cui, dalla stazione, con il bus 11 si raggiunge il Sito Unesco. La seconda è quella da cui, sempre con l'11, si raggiunge la stazione.
Scesi dall'autobus, senza attraversare il corso Duomo, torniamo indietro seguendo i muri e i negozi alla nostra sinistra. Attraversiamo via Sant'Eufemia, pedonale. Stiamo andando in direzione nord verso la via Emilia Centro. Attenzione alle biciclette che passano. Dopo circa 50 metri raggiungiamo la via Emilia che si annuncia col suo traffico di automobili. Pieghiamo a destra attraversando il corso e imboccando un portico con il dehor del bar Pavarotti. Alla fine del portico ci troviamo a destra la piazza della Torre delimitata dai soliti fittoni, e a sinistra la via Emilia Centro. Cerchiamo di andare dritto e di evitare i fittoni e raggiungiamo un altro portico dalla pavimentazione molto levigata. Ne percorriamo 15 metri circa e, superata la terza colonna siamo arrivati alla fermata dell'11 e del 7, con indicatore Soundscape. L'11 va alla stazione.
Percorso 8 - dalla Torre Ghirlandina ai bagni pubblici di piazza Mazzini
Ci troviamo sotto gli archi che congiungono il Duomo (a destra) con la torre a sinistra. Tra noi e il Duomo c'è una ringhiera di ferro. Seguiamo la ringhiera per pochi passi, facendo attenzione ad evitare il fittone che si trova sul nostro cammino. Al termine della ringhiera c'è la colonna che sorregge l'arco di congiunzione e poi dobbiamo affidarci alla nostra capacità di andare dritto perché a destra si apre Piazza Grande e a sinistra largo Formiggini e piazza Torre. Non è un guado lungo: saranno 15 metri circa, e se non abbiamo perso la rotta ci troviamo all'imboccatura del portico. È quello che altrove abbiamo descritto come una t in nero. Attenzione ai due fittoni proprio all'imboccatura.
Noi però non entriamo nel portico, ma pieghiamo a sinistra sul marciapiede di pietre lisce e col muro a destra. Stiamo andando verso la via Emilia Centro che segnala la sua presenza col traffico delle automobili. Ad un certo punto finisce il muro sulla destra e si apre il portico che, fatti pochi metri, ci farebbe raggiungere la fermata dell'11 che va alla stazione. Noi dobbiamo invece attraversare la via Emilia Centro. C'è un gradino da scendere e non ci sono strisce in vista, perciò val la pena di stare attenti e mettere il bastone in evidenza. Attraversata la strada, saliamo un gradino e ci troviamo sotto un portico. Pieghiamo a destra e lo percorriamo. La pavimentazione è molto levigata. Procediamo lungo il marciapiede anche quando il portico è finito, sulla sinistra possiamo individuare un basso muricciolo che ci aiuta a mantenere la direzione giusta. Raggiungiamo il muro difronte e lì voltiamo a sinistra seguendolo e passando davanti ad alcuni negozi per una ventina di metri circa fino al dehor di "Pizza al taglio". Appena oltrepassato questo, voltiamo a sinistra e la consueta striscia di pietre lisce ci conduce ad una porta. Anche se è una porta esterna, in verità è la porta dell'ascensore che scende al bagno pubblico. Un pulsante sulla sinistra della porta chiama l'ascensore. Entriamo e troviamo la pulsantiera sulla destra. Attenzione perché il grosso pulsante dell'emergenza è molto sporgente e potrebbe lasciarsi attivare anche senza volere. Premiamo -1 e una voce ce lo conferma.
Arrivati, usciamo voltando subito a sinistra e c'è la porta dei bagni e, al di là, la postazione dell'addetta. Per le persone con disabilità l'accesso è gratuito e il bagno dedicato è il primo a destra.
Giro della piazza
lato nord: Ghirlandina, largo Formiggini, Piazza Torre, portico, galleria IAT;
lato est: portico Palazzo Municipale-pietra Ringadora, via Castellaro
lato sud: via Albinelli, portico di Palazzo Unicredit, via Selmi;
Lato ovest: via Canalchiaro, calle Campionesi, fianco Duomo, porta dei Prìncipi, porta Regia, abside, via Lanfranco.
Giro del Duomo
Lato ovest: ingresso Calle Campionesi, sagrato, tre portali della facciata, ingresso via Lanfranco;
lato nord: via Lanfranco, museo diocesano e lapidario, portale Pescheria, Ghirlandina, largo Formiggini, piazza Torre;
lato est: abside, Piazza Grande;
lato sud: porta Regia, porta dei prìncipi, piazza Grande, Calle Campionesi.