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Cattedrale di Modena, Torre della Ghirlandina e Piazza Grande Patrimonio dell'Umanità dal 1997

Sezioni

Pulpito

L'originaria struttura trecentesca del pulpito è in gran parte compromessa da interventi, soprattutto quattrocenteschi, che ne sostituirono completamente i rilievi.
Restano la firma e la data riferite alla prima realizzazione dell'opera: l'autore è Enrico da Campione che, una volta terminata l'edificazione della Ghirlandina nel 1319, realizzò il pulpito nel 1322.
All'esterno della scala del pulpito, in spazi trapezoidali, vi sono degli affreschi di inizio XV secolo che raffigurano due episodi della vita di sant'Ignazio vescovo di Antiochia.
All'altezza del terzo e del quarto montante, invece, sono visibili due frammenti di scultura altomedievale (IX secolo), probabilmente collocati qui nel Quattrocento: il primo presenta una decorazione a girali bisolcati con volute contrapposte riempite da foglie stilizzate; il secondo ha una decorazione a treccia formata da quattro nastri bisolcati.
Durante la campagna ottocentesca per lo scoprimento e il restauro delle antiche pitture murali del Duomo, comparve un affresco, sulla semicolonna a fianco del pulpito comparve un affresco, raffigurante la Madonna con il Bambino, attribuito a Tommaso da Modena.
Le undici statuine plasmate in terracotta (ma non si può escludere che quelle più recenti siano di gesso) occupano altrettante arcatelle cieche trilobate che corrono sui tre lati del pulpito. L’intera serie si presenta attualmente ricoperta da una spessa verniciatura bianca la quale, insieme alla penuria di attributi iconografici e alla completa assenza di iscrizioni, rendono faticosa la lettura e l’interpretazione delle figure.
L’affresco che si trova appena sotto il pulpito, eseguito sulla parete ricurva del pilastro, raffigura la Madonna del latte, frutto della ridipintura ottocentesca di una composizione gotica preesistente.